BDSM e Fetish alla Mostra del Cinema di Venezia
Un'avventura sessuale di dominazione e sottomissione si trasforma in un dialogo intimo tra due generazioni che, partendo dagli amori perduti e dall'AIDS, approda ad un sommesso, appassionato grido vitale.
La dernière séance
Scritto e diretto da Gianluca Matarrese, La dernière séance (L'ultimo capitolo) è stato presentato alla Settimana della Critica della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2021 ed ha vinto il Queer Lion Award
La dernière séance è stato presentato anche al Sicilia Queer Fest e alla rassegna romana Il cinema attraverso i grandi festival.
BDSM e Fetiscismo oltre i cliché
La dernière séance sorprende fin dall'inizio lo spettatore, aprendosi con scene BDSM tra un master (Bernard) ed il suo slave (che è poi il regista stesso).
Sono scene riprese in soggettiva dallo stesso master, che filma il suo slave ed il suoi giochi: prive di qualsiasi voyerismo, riportano il BDSM ad una dimensione intima e per certi versi quotidiana, ben lontana dalla rappresentazione perversa dei cliché correnti.
Quando lo slave chiederà al master cosa gli piace di più nel BDSM, lo risposta sarà (per i neofiti) illuminante: prendersi cura dello slave, scegliere attrezzi, tempi, scene, giochi che possano soddisfarlo, dargli ciò di cui ha bisogno.
Proprio la dimensione della cura svolge un ruolo fondamentale nell'architettura del film: il protagonista si prende cura degli oggetti, dei ricordi, degli amanti, dei gatti; e del suo slave.<7p>
Bernard
Dopo le scene BDSM iniziali filmate dal Master, si assiste una una sorta di inversione di ruoli: è lo slave (il regista) a prendere in mano la telecamere ed a filmare Bernard, in quello che diventa un racconto intimo della sua vita.
Il trasloco in un nuovo appartamento (l'ultimo capitolo a cui fa riferimento il titolo) è l'occasione per tirare fuori dal ripostiglio oggetti e ricordi di una vita; così -mentre Bernard prepara gli scatoloni per il trasloco- emergono dal passato i due compagni morti di AIDS, l'infanzia difficile, oggetti BDSM e porcellane, diapositive di momenti lieti e avventure sessuali (più di diecimila, dice Bernard).
L'intimo racconto di Bernard, quasi sempre narrato in soggettiva con primi piano del suo viso, diventa nel corso del film il racconto di un sopravvissuto, di un uomo che è riuscito a mantenere intatta la sua vitalità.
Proprio perchè così particolare, la sua storia assurge sommessamente ad exemplum della vita gay degli ultimi decenni: dal rifiuto dei genitori alla costruzione di un rapporto di coppia, dalla tragedia dell'AIDS alla stigmatizzazione della (delle) sessualità.
Bernard, come molti di noi, ha vissuto tutto questo, ma ha mantenuto intatta la sua voglia di guardare il futuro e di vivere la vita anche attraverso il sesso (BDSM).
Le gatte
Un ruolo importante all'interno del film (anche in termini di spazio narrativo) è svolto dalle due (bellissime) gatte del protagonista, che vediamo aggirarsi curiose tra scatoloni, fruste e toys
.Le vediamo prima strusciarsi e farsi accarezzare da Bernard; viviamo poi la difficoltà del trasloco, con un imbranato Bernard che cerca di trasportarle in una grande cesta da cui una delle due gatte ovviamente scappa rifugiandosi sotto il sedile del furgone.
Nel nuovo appartamento le gatte vagheranno un po' spaesate, fino a che una delle due non scapperà attraverso il piccolo balcone.
Alla ricerca della gatta sono dedicate molte scene del film, con Bernard che attacca ovunque volantini, interroga vicini e vicine, vaga per le strade picchiando un cucchiaino su una ciotola (il segno di richiamo per la gatta).
Con il ritrovamente dell'adorata micia si chiude praticamente il film: quasi un simbolo di speranza per il nuovo capitolo della vita di Bernard.
Trailer del film
Scheda del Film
Titolo originale:LA DERNIÈRE SÉANCE
Anno: 2021
Nazione: Francia, Italia
Lingua: Francese
Durata: 1h e 40min
Regia: Gianluca Matarrese
Sceneggiatura: Gianluca Matarrese, Nico Morabito
Produzione: Bocalupo Films / Altara Films