Borsa di studio "Claudio Casale"
Una borsa di studio, intitolata al nostro amico e socio, per la valorizzazione delle reti "orizzontali" di amicizia, supporto e mutuo aiuto che tanta importanza hanno nelle nostre vite.
Questa l'iniziativa lanciata da Massimlliano per ricordare il marito Claudio ed a cui il Leather Club Roma aderisce ed invita ad aderire.
L'iniziativa
Il 9 Dicembre 2020 Claudio Casale, storico membro del nostro club e del Direttivo, ci ha lasciato.
Tra i tanti lasciti di Claudio c'è senza dubbio la sua incredibile capacità di creare relazioni e reti di amicizie e affetti; reti che gli sopravvivono e che sono parte integrante delle nostre vite.
Tutti quanti, ma ancor più noi gay, sappiamo quanto queste reti di relazioni siano importanti nelle nostre vite; sono le nostre famiglie elettive, le nostre ancore, le cerchie di condivisione dei momenti lieti e di quelli difficili.
Claudio era al centro di molte di queste reti, ed un loro infaticabile tessitore; lui per primo sempre pronto ad aiutare e consigliare senza mai far mancare la sua ironia, un sorriso bonario, tanta intelligenza ed empatia e, perchè no, una delle sue famose creazioni culinarie.
Questi "reti orizzontali” di amicizia, supporto e mutuo aiuto, che noi ben conosciamo, non sono minimamente considerate dalla politica e dall’opinione pubblica.
Da qui nasce l'iniziativa di Massimiliano, il marito di Claudio, per instituire una borsa di studio, intitolata alla memoria di Claudio, che studi e approfondisca il loro ruolo e la loro valenza sociale.
A questo link potete effettuare la vostra donazione, che caldamente sollecitiamo.
Qui di seguito riportiamo il messaggio di Massimiliano.
Il messaggio di Massimiliano
Ciao a tutte e a tutti.Inutile che mi dilunghi a dire chi è Claudio Casale: dopotutto io sono l’ultimo arrivato in questa grande famiglia e, la maggior parte di voi, ha avuto la fortuna di conoscerlo e condividere la vita con lui per molti più anni di quello che è stato possibile a me.
Ma una cosa voglio confessarvela: essere il compagno e poi il marito di Claudio, i primi tempi, per me è stato davvero complicato, perché stare con Claudio voleva dire stare con il gruppo di Claudio, voleva dire che se si andava mangiare una pizza, ad esempio, era praticamente impossibile farlo come coppia: c’era sempre qualcun altro.
Poi, piano piano, ho scoperto che, quelli che per me inizialmente potevano essere dei “terzi incomodi”, in realtà erano parte della nostra famiglia e che anche io ne ero entrato a far parte: non mi sentivo più “il compagno di Claudio”.
Ripenso a quando abbiamo deciso di sposarci e progettavamo un intimo viaggetto in moto, stile luna di miele, e ci siamo ritrovati con un codazzo di amici che hanno voluto condividere con noi questa esperienza: è uno dei ricordi più belli della mia vita.
Il dolore, per la perdita di Claudio è enorme, non ho e non abbiamo parole per descriverlo… ma a me, a ciascuno di noi, ha lasciato un regalo enorme: l’amicizia che ci lega. Questa non è solo un’amicizia, ma molto di più, è una rete potente ed insostituibile, è una famiglia che si prende cura dei suoi membri, il paracadute che sai di poter aprire in caso di bisogno. Sinceramente non so come avrei potuto fare senza di voi: grazie.
Proprio in virtù di questa esperienza, di cui Claudio era certamente il motore, il punto focale, che è nata l’idea di onorare la sua vita, istituendo una borsa di ricerca che possa analizzare, comprendere e far conoscere queste “reti orizzontali” di amicizia, supporto e mutuo aiuto che noi ben conosciamo, ma che non sono minimamente considerate dalla politica e dall’opinione pubblica.
Più sotto troverete un link attraverso il quale potrete fare un versamento libero, che andrà ad alimentare la borsa di ricerca. Il sito congelerà i fondi fino a quando non si sceglierà di destinarli al progetto che meglio risponde alle caratteristiche e agli scopi della ricerca che sono esplicitati nell’allegato.
Grazie a tutt*
Massimiliano Farina
Link al documento pdf con le caratteristiche e scopi della ricerca
Chi era Claudio
Fin dalla fine degli anni ‘90 Claudio è stato un figura di riferimento nella comunità Lgbt+ romana e italiana, in particolare nell’ambito biker e leather.
Fu tra i fondatori, nel 2002, di quello che dopo poco sarebbe diventato il Gruppo Alternativo Motociclisti, associazione no-profit di cui fu lungamente stimato presidente. Presidenza che lasciò a fine 2011 dopo aver portato a termine l’organizzazione del Summercamp, il raduno europeo dei e delle motocicliste Lgbt+.
Claudio fu anche tra i primi soci del Leather Club Roma e per molti anni fu componente del Consiglio direttivo e tesoriere dell’associazione. Portò nel mondo fetish romano, italiano ed europeo la sua inesauribile energia, la passione per la moto (fondamentale il suo contributo all’organizzazione di ben due Bikerun, i raduni motociclistici del mondo fetish Lgbt+) e la sua limpida visione dei diritti Lgbt+.
Instancabile attivista, spesso a fianco degli amici del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli e, in particolare, della sua amica “Zia Karl”, fu in prima linea nelle decennali battaglie per le unioni civili e nel 2016 sposò il suo compagno Massimiliano a Lisbona, ovviamente organizzando un lungo giro motociclistico dall’Italia al Portogallo con i migliori amici.