Intervista a Zaush: Mister Puppy Italia 2017
Mister Puppy Italia, the one and only, per il momento, il primo… È una bella responsabilità; tu come la vivi? Che effetto ti fa?
Sì è una bella responsabilità, all’inizio ero un po’ disorientato, non sono mai stato rappresentante di una comunità nazionale, ma adesso che mi sono dato l’obiettivo di crearne una attiva e farla uscire allo scoperto sono più tranquillo. Mi sto dando da fare con i media e con i social per sdoganare gli human-puppy in Italia. Ho fatto un po’ di interviste per testate web, sia estere sia nazionali, e anche per media più importanti come il programma radiofonico notturno di Radio DeeJay. In studio stavo per farmela sulle zampe, ma poi mi sono sciolto. Dicono che sia andato molto bene.
Spero solo che ciò possa essere utile per far avvicinare nuovi cuccioli a questo mondo.
Spiegaci in tre punti cos’è un puppy, quello che fa e quali sono le differenze con un doggy slave.
Il puppy play in questo ultimo anno è diventato sempre più popolare, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta al mondo fetish o è nuovo al kink.
In primo luogo, essere un puppy è molto divertente. È una possibilità per le persone di sfuggire allo stress della vita quotidiana, diventando un animale “innocente” e con poche responsabilità, almeno per un determinato periodo di tempo.
La maggior parte dei puppy apprezzano questa pratica perché permette loro di essere in un ruolo sottomesso dove vengono coccolati e giocano tra loro. Il role play non è molto diverso da quello master/slave. Il rapporto non deve esplicitamente essere di natura sessuale, ma di solito lo è. Più spesso si consuma tra cuccioli e cuccioli più che con l’handler.
Poi l’idea del puppy play varia per tutti, ma in genere non comporta tanto punizioni o umiliazioni come un ruolo schiavo. Dopo tutto, i proprietari hanno cura e amore i loro animali domestici, no?
E Zaush com’è nella sua vita non da puppy? Non dirmi che il tuo film preferito è la Carica dei 101…
No, il mio film preferito è Zootropolis! Scherzi a parte… tolta la maschera ho una vita abbastanza tranquilla con un lavoro abbastanza normale (faccio il consulente di comunicazione, il web designer e il social media manager).
Solitamente tengo un profilo più basso di quando sono Zaush. Non a caso è il mio alter ego più esuberante, un po’ come se fosse il mio gemello estroverso e cucciolone. Da puppy mi prendo libertà che solitamente non prenderei. Diciamo che mi lascio più andare. Sembra strano, ma a volte l’unico modo per mostrare a tutti come sei veramente è indossando una maschera (cit. Zaush Nacolno).
Che rapporto hai con gli altri fetish?
Mi piacciono molto lo sportwear e la pelle, ma solo per quanto riguarda i miei gear (harness, portacoda e altro). Mi piace anche l’abbigliamento militare. A letto sono molto volubile, mi piace cambiare, quindi cerco di esplorare sempre cose nuove, ma non mi piacciono quelle estreme o dirty.
Come Mister Puppy Italia hai partecipato a un evento importante come Mr Puppy France: raccontaci come è andata e come è stato il tuo incontro con la scena europea.
A Parigi ho fatto conoscenza con gli altri mister puppy europei e pur sapendo che saremo sicuramente rivali per il prossimo titolo europeo è nata subito una spontanea complicità. È stato anche molto bello conoscere tantissimi cuccioli, amici soltanto sui social, e vedere che erano davvero felici di vedere dal vivo tutti i puppy che stanno lavorando per essere i portavoce delle rispettive comunità nazionali.
Devo ammettere che abbiamo ricevuto davvero un trattamento da VIP, Very Important Puppy. Una cosa che porterò sempre con me è stato leggere su Facebook il commento di un cucciolo. Diceva che essere stato presente a questo raduno lo ha emozionato, perché ha potuto conoscere tutti i personaggi che seguiva solo online e che si è sentito un previlegiato per aver conosciuto noi mister europei. Gli è sembrato – parole sue – di essere al concerto del suo gruppo preferito con dei biglietti speciali per incontrare i suoi “idoli” nel dietro le quinte.
Beh una bella cosa…
Assolutamente! Se prima l’idea di partecipare ai raduni poteva avere solo una motivazione personale per conoscere altri puppy, far festa e divertirsi, d’ora in avanti come Mister Puppy Italia sarà anche un impegno che voglio assumermi per gratificare e soprattutto per dire grazie a tutti i follower (cuccioli e non), perché in qualche modo è anche grazie e per loro che sono qui oggi.
Facciamo un salto in avanti di un anno… sei alla fine del tuo percorso come Mister Puppy Italia: quali sono gli obiettivi che vorresti aver raggiunto?
Mi piacerebbe riuscire a creare un appuntamento fisso per i puppy italiani, qualcosa che li renda uniti e che dia loro la possibilità di ritrovarsi e introdurre nuovi cuccioli alle prime armi. Mi piacerebbe realizzare un evento itinerante che possa essere ospitato sia al nord sia al sud dove per noi puppy c’è davvero poco, almeno per il momento. A fine “mandato” vorrei aver lasciato la mia impronta (quella di una zampa magari).
Un pensierino su Mister Puppy Europe?
Certo che si! Concorrerò per il titolo il prossimo febbraio ad Anversa, sono solo un po’ preoccupato per l’impegno. Purtroppo a parte essere ospitati dai vari organizzatori degli eventi europei, noi mister non abbiamo sponsorizzazioni tali per poter viaggiare molto e sostenere i costi di ogni trasferta. La maggior parte dei viaggi li paghiamo di tasca nostra.
Quindi se dovessi venire a Roma ti dobbiamo far trovare i croccantini?
Beh, magari i croccantini no, ma una bella bistecca con l’osso sì!